A new ProZ.com translation contests interface is currently in development, and a preview contest is underway. Click here to visit the new interface »

Previous ProZ.com translation contests

German » Italian - 5 entries


“Tibet: Wildes Land im Ozean der Gebirge,” by Joerg Kersten in ZEIT online http:www.zeit.de 313 words
Der Höhepunkt aber ist das eigentliche Hauptrennen, das zum heimlichen Ruhm der Khampa-Krieger und zur Ehre des Klosters Ganden Tubchen Chokhorling geritten wird. Am Morgen versammeln sich über einhundert Reiter vor den Mauern der Abtei. Die langen Haare sind mit roter Wolle um den Kopf geflochten. Manche von ihnen provozieren die chinesischen Autoritäten, indem sie trotz Verbots gut sichtbar das Bild des XIV. Dalai Lama bei sich tragen und mit ihren nervösen Pferden hautnah an den Ordnungshütern vorbeitänzeln. Den Lama Tense Taji, der in ihrer Mitte reitet, umkreisen sie wie ein Bienenschwarm seine Königin, so als gelte es, ihn vor Anfeindungen zu beschützen.

Erst auf sein Signal hin beginnt das Rennen. Drei Kilometer weit fordern sie von ihren Pferden höchste Leistung. Es kommt zu Massenstürzen. Die, die sich Sattel an Sattel in die vordere Reihe geschoben haben, werden vom Publikum, das die gesamte Rennstrecke säumt, frenetisch angefeuert. Der strahlende Sieger wird vom Lama höchstpersönlich beglückwünscht und erhält als Preis eines der begehrten chromblitzenden Motorräder, eine Art Harley Davidson chinesischer Bauart, die in jüngster Zeit den Nomaden das Pferd ersetzen.

Während des Festes haben die Mönche des Klosters Ganden Tubchen Chokhorling das Mandala aus Sand fertiggestellt. Es ist bunt und wunderschön geworden. Seinen Sinn, die Gottheit Yamantanka einzuladen und das Reiterfest zum Erfolg zu führen, hat sich erfüllt, denn einen Toten hat es dieses Jahr nicht gegeben.

Lama Tense Taji ist zuversichtlich, dass Kham einer Renaissance der buddhistischen Kultur entgegenblickt. Bisher wurden etwa 60 Prozent der Klöster Osttibets, wenn auch unter den strengen Augen der Chinesen, wieder aufgebaut. Der Abt hat einen klaren Geist: "Eine politische Unabhängigkeit Khams oder gar ganz Tibets halte ich für unwahrscheinlich." Der Mönch fühlt sich weniger der Politik als vielmehr der Religion verpflichtet: "Ich bin dazu berufen, die Lehre des Buddha an die Jugend weiterzugeben, solange ich lebe. "Die Klöster Khams", freut sich der Mann, "erwachen zu neuem Leben."

The winning and finalist entries are displayed below.To view the like/dislike tags the entries received simply click on the "view all tags" link on the right hand corner of each entry.

You can leave your feedback for this pair at the bottom of the page.

Congratulations to the winners and thanks to all the participants!






Entry #1 - Points: 39 - WINNER!
View all tags
Ma l’evento clou è rappresentato dalla corsa vera e propria, una gara disputata per la gloria segreta dei guerrieri Khampa e in onore del monastero di Ganden Tubchen Chokhorling. Al mattino, oltre cento cavalieri si radunano davanti alle mura dell’abbazia. I lunghi capelli sono intrecciati con lana rossa intorno al capo. Alcuni di loro provocano le autorità cinesi esibendo, nonostante il divieto, l’immagine del XIV Dalai Lama e saltellando con i loro nervosi cavalli a due passi dai tutori dell’ordine. Come uno sciame d’api attorno alla regina, i cavalieri circondano il Lama Tense Taji, quasi per proteggerlo da intenzioni ostili.

È solo al suo segnale che ha inizio la gara: tre chilometri in cui i cavalli vengono spronati al massimo. Non mancano cadute di massa. Quelli che, sella a sella, sono riusciti a spingersi in testa alla gara vengono incitati con fervore dal pubblico che costeggia l’intero tracciato della gara. Al raggiante vincitore vanno le congratulazioni del Lama in forma strettamente privata. Il premio consiste in una fiammante motocicletta cromata, una specie di Harley Davidson di fattura cinese che in tempi recenti i nomadi hanno adottato in sostituzione del cavallo.

Durante la festa i monaci del monastero Ganden Tubchen Chokhorling hanno costruito con la sabbia un bellissimo e variopinto Mandala. La sua funzione, invitare la divinità di Yamantaka e propiziare il buon esito della corsa, si è compiuta: quest’anno non c’è stato nemmeno un morto.

Il Lama Tense Taji confida in una futura rinascita della cultura buddista a Kham. Finora nel Tibet orientale sono stati ricostruiti circa il 60 percento dei monasteri, seppur sotto lo sguardo vigile dei cinesi. L’abate ha le idee chiare: “ritengo alquanto improbabile che si possa giungere ad un’indipendenza politica di Kham o addirittura dell’intero Tibet”. Il monaco si sente molto più in obbligo verso l’istanza religiosa che quella politica: “La mia missione è quella di trasmettere ai giovani l’insegnamento del Buddha fino a che sarò in vita”. E aggiunge esultante: “i monasteri di Kham stanno rinascendo a nuova vita”.

luciby (X)
luciby (X)
Canada
Bravissima! Compliment!!!



Entry #2 - Points: 29
View all tags
L'evento clou, però, è la corsa vera e propria che, ufficialmente, si tiene in onore del monastero Ganden Tubchen Chokhorling e, ufficiosamente, offre ai cavalieri Khampa un'occasione per mettersi in mostra. La mattina del gran giorno un centinaio e passa di concorrenti si riuniscono davanti alle mura del monastero, i lunghi capelli intrecciati attorno al capo con fili di lana rossa. Qualcuno provoca le autorità cinesi sfoggiando, nonostante il divieto, l'effigie del XIV Dalai Lama e caracollando nervoso attorno ai tutori dell'ordine sino a sfiorarli. Il Lama Tense Taji, che cavalca al centro, è avvolto da uno sciame di uomini a cavallo come un'ape regina dalle operaie, quasi ne andasse della sua incolumità fisica.

È lui a dare il via alla corsa, tre chilometri lungo i quali i cavalli sono spinti al limite e le rovinose cadute di massa sono ordinaria amministrazione. Gli spettatori, disseminati lungo l'intero percorso di gara, salutano con alte grida di giubilo i concorrenti che, sella contro sella, si contendono la prima fila. All'esaltato vincitore vanno in premio le congratulazioni del Lama in persona e una luccicante motocicletta cromata, una specie di Harley Davidson in versione cinese che, da qualche tempo a questa parte, ha soppiantato il cavallo come mezzo di locomozione tra i nomadi.

Nel corso della festa i monaci del Ganden Tubchen Chokhorling hanno completato il mandala di sabbia, che non solo è venuto una meraviglia di colori, ma ha anche svolto egregiamente la sua funzione di invito al dio Yamantanka e buon auspicio per la festa – infatti non ci sono stati morti, quest'anno.

Il Lama Tense Taji è fiducioso in una prossima rinascita della cultura buddista nella regione di Kham – nel frattempo il 60% circa dei monasteri del Tibet orientale sono stati ricostruiti, anche se sotto l'occhio vigile dei cinesi –, ma non si fa certo illusioni: "Ritengo assai improbabile che il Kham o il Tibet riacquistino l'indipendenza politica." D'altro canto, ammette, la sua missione è più religiosa che politica: "Finché vivo ho il compito di trasmettere l'insegnamento del Buddha ai giovani. Intanto i monasteri del Kham", conclude soddisfatto, "rinascono a nuova vita."



Entry #3 - Points: 21
luciby (X)
luciby (X)
Canada
View all tags
Il momento culminante è rappresentato, però, proprio dalla corsa a cavallo, fatta per la gloria segreta dei guerriglieri Khampa e in onore del monastero Ganden Tubchen Chokhorling. Al mattino più di un centinaio di cavalieri si riuniscono davanti alle mura dell’abbazia, i lunghi capelli intrecciati intorno alla testa insieme a fasce di lana rossa. Per provocare le autorità cinesi, più di uno, nonostante i divieti, porta con sé in modo ben visibile il ritratto del quattordicesimo Dalai Lama, facendo scalpitare il cavallo nervoso praticamente sotto il naso dei tutori dell’ordine. I Khampa circondano il lama Tense Taji, che cavalca in mezzo a loro, come uno sciame di api circonda la loro regina, come se volessero proteggerlo da possibili minacce.

Al via inizia la corsa. Tre chilometri più in là i Khampa esigono il massimo dai loro cavalli. Si precipitano in massa. Il pubblico, spiegato lungo tutto il tragitto della corsa, incita freneticamente quelli che lottando sella a sella si sono spostati in testa. Il vincitore raggiante riceve le congratulazioni personali del lama e, in premio, una delle agognate motociclette lucide e cromate, una specie di Harley Davidson di fabbricazione cinese, di quelle che ora rimpiazzano i cavalli dei nomadi.

Durante la festa, i monaci del monastero di Ganden Tubchen Chokhorling hanno completato il Mandala fatto con la sabbia. E’ stupendo e colorato, e ha realizzato il suo scopo di propiziare la divinità Yamantanka per il buon esito della festa equestre; infatti quest’anno non c’è stato neanche un morto.

Il lama Tense Taji è fiducioso che il Kham vada incontro ad un nuovo Rinascimento della cultura buddista. Finora circa il 60% dei monasteri del Tibet orientale è stato ricostruito, seppure sotto lo sguardo arcigno dei cinesi. L’abate ha una visione chiara della situazione: “ritengo che l’indipendenza politica del Kham o di tutto il Tibet sia improbabile”. Il monaco si sente più impegnato nella religione che nella politica: “il compito al quale sono chiamato è di diffondere la dottrina di Buddha presso i giovani finché avrò vita. I monasteri del Kham”, si rallegra, “si risvegliano ad una nuova vita”.



Entry #4 - Points: 12
anonymousView all tags
Ma il culmine è proprio la gara principale, che viene cavalcata per la gloria segreta dei guerrieri Khampa ed in onore del monastero Ganden Tubchen Chokhorling. Alla mattina si riuniscono più di cento cavalieri davanti alle mura dell’abbazia. I lunghi capelli sono intrecciati intorno alla testa con lana rossa. Alcuni di loro provocano le autorità cinesi portando con se, nonostante il divieto, l’immagine del XIV Dalai Lama, in maniera ben visibile e ballettando con i loro cavalli nervosi vicinissimi davanti ai tutori d’ordine. Il Lama Tense Taji cavalca in mezzo a loro che lo circondano come uno sciame d’api la sua regina, come se volessero proteggerlo da ostilità.
Soltanto al suo segnale inizia la gara. Per tre chilometri pretendono dai loro cavalli le massime prestazioni. A volte cadono in massa. Quelli che si sono spinti sella a sella nella prima fila vengono incitati freneticamente dal pubblico che circonda tutto il circuito. Il Lama in persona si congratula con il raggiante vincitore, che come premio riceve una delle tante ambite moto - Harley Davidson di costruzione cinese – che scintillano nella loro cromatura, e che negli ultimi tempi presso i nomadi hanno preso il posto dei cavalli.

Durante la festa i monaci del monastero Ganden Tubchen Chokhorling hanno finito il mandala di sabbia. E’ bellissimo e colorato. Il suo significato, onorare la divinità Yamantanka e portare al successo la festa dei cavalieri è stato raggiunto, poiché non c’è stato nessun morto quest’anno.

Lama Tense Taji è fiducioso che il Kham rappresenti una rinascita della cultura buddista. Fino ad ora, sia pure sotto gli sguardi severi dei cinesi, sono stati ricostruiti circa il 60 per cento dei monasteri del Tibet dell’est. Lo spirito dell’abate è chiaro: “L’indipendenza politica del Kham o addirittura di tutto il Tibet la vedo impossibile.” Più che verso la politica, il monaco si sente obbligato verso la religione. “Finché sono in vita, la mia vocazione è quella di trasmettere ai giovani la dottrina di Buddha.” “I monasteri del Kham”, si rallegra l’uomo, “si svegliano a nuova vita.”



Entry #5 - Points: 4
anonymousView all tags
Il momento culminante tuttavia è rappresentato dall’effettiva corsa principale in cui si cavalca per la gloria nascosta dei guerrieri Khampa e in onore del monastero Ganden Tubchen Chokhorling. Di mattina oltre cento cavalieri si radunano davanti alle mura dell’abbazia. I capelli lunghi sono intrecciati con la lana rossa. Alcuni di loro provocano le autorità cinesi portando con sé in modo ben visibile, nonostante il divieto, l’immagine del XIV Dalai Lama e passando vicino ai tutori dell’ordine con i loro cavalli imbizzarriti. Il Tense Taji che cavalca proprio al centro, viene accerchiato come uno sciame d’api intorno all’ape regina, quasi a proteggerlo da eventuali aggressioni.

La corsa inizia soltanto al suo segnale. Per tre chilometri spronano i loro cavalli per ottenere la massima potenza. Ed ecco le cadute di massa. Coloro che si sono spinti da sella a sella fino a raggiungere la prima fila, vengono incitati in modo frenetico dal pubblico lungo tutto il percorso della gara. Il raggiante vincitore viene elogiato dal Lama in persona e riceve in premio una delle più ambite motociclette scintillanti che possano esistere, una specie di Harley Davidson “Made in China”, considerata oggi il cavallo sostitutivo dei nomadi.

Durante la festa i monaci del monastero Ganden Tubchen Chokhorling hanno costruito il Mandala di sabbia, colorato e semplicemente stupendo. Il suo obiettivo di invitare la divinità Yamantanka e di contribuire al successo della festa cavalleresca, si è finalmente realizzato, dato che almeno per quest’anno non c’è stato nemmeno un morto.

Il Lama Tense Taji confida nel fatto che il Kham speri in una rinascita della cultura buddista. Finora è stato ricostruito circa il 60 percento dei monasteri presenti nel Tibet orientale, sebbene sotto lo sguardo severo dei cinesi. L’abbazia ha in sé uno spirito ben chiaro: “un’indipendenza politica del Kham se non addirittura dell’intero Tibet ritengo sia alquanto improbabile.” Il monaco si sente meno vincolato alla politica che alla religione: “per questo sono chiamato, finché vivrò, a tramandare ai giovani il credo buddista. “I monasteri del Kham”, si rallegra, “si risveglieranno a nuova vita”.



« return to the contest overview



Translation contests
A fun way to take a break from your normal routine and test - and hone - your skills with colleagues.