Tempi emissione fattura elettronica
Thread poster: Natalia Amatulli
Natalia Amatulli
Natalia Amatulli
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May 10, 2023

Buongiorno,

Sono una traduttrice, opero in regime forfettario (Artigiani e Commercianti) e, come da obbligo sopraggiunto, dallo scorso anno sono passata alla fatturazione elettronica.

Di norma, su indicazione del mio commercialista, procedo inviando al cliente una fattura proforma per poi emettere la fattura elettronica solo dopo aver ricevuto il bonifico, ora però un cliente mi obietta che non trattano le fatture proforma e mi invita a emettere la fattura elettronica
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Buongiorno,

Sono una traduttrice, opero in regime forfettario (Artigiani e Commercianti) e, come da obbligo sopraggiunto, dallo scorso anno sono passata alla fatturazione elettronica.

Di norma, su indicazione del mio commercialista, procedo inviando al cliente una fattura proforma per poi emettere la fattura elettronica solo dopo aver ricevuto il bonifico, ora però un cliente mi obietta che non trattano le fatture proforma e mi invita a emettere la fattura elettronica nei giorni in cui è previsto il pagamento, ovvero a 60 giorni dalla consegna della traduzione. Mi confermate che sono tenuta a emettere la fattura solo una volta ricevuto il pagamento?

Grazie.
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Viviane Brigato
Viviane Brigato  Identity Verified
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fatturazione prima del pagamento May 12, 2023

Buongiorno Natalia,

Anche io regime forfettario con fattura elettronica ma da sempre emetto le mie fatture 60 giorni prima del pagamento specificando come metodo di pagamento "Bonifico 60 GG FM DF", cioè prima fatturo regolarmente e 60 giorni dopo ricevo il pagamento.


Oriana W.
 
Emanuele Vacca
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Fattura ≠ incasso May 12, 2023

Che io sappia l'emissione della fattura e l'incasso del corrispettivo sono due cose diverse, altrimenti non avrebbe senso che la fattura riportasse una data di scadenza. Per fortuna mentre per la maggior parte delle partite IVA (liberi professionisti ma anche aziende) questa differenza può essere rilevante perché le imposte si pagano sul fatturato (quindi ad esempio se si emette una fattura si pagheranno le imposte su quell'importo indipendentemente dal fatto che sia stato incassato, e dal pun... See more
Che io sappia l'emissione della fattura e l'incasso del corrispettivo sono due cose diverse, altrimenti non avrebbe senso che la fattura riportasse una data di scadenza. Per fortuna mentre per la maggior parte delle partite IVA (liberi professionisti ma anche aziende) questa differenza può essere rilevante perché le imposte si pagano sul fatturato (quindi ad esempio se si emette una fattura si pagheranno le imposte su quell'importo indipendentemente dal fatto che sia stato incassato, e dal punto di vista temporale ai fini fiscali rileva la data di emissione della fattura, non quella dell'incasso), nel regime forfettario le imposte si pagano sugli importi effettivamente incassati.Collapse


Elena Feriani
 
Zea_Mays
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Esiste l'avviso di fattura May 12, 2023

Il concetto:

Fattura pro forma: che valore ha?

Se sei un professionista o un lavoratore autonomo e hai una partita Iva, puoi emettere fattura nel momento in cui ti arriva materialmente il pagamento (cosiddetto «principio di cassa»). Chi deve riscuotere un pagamento da un cliente ed emette la fattura è tenuto a corrispondere l’Iva e le altre imposte allo Stato anche se non riceve altrettanto celermente il corrispettivo pattuito dal privato; insomma si finisce per anticipare le tasse a fronte di un guadagno non ancora incassato. Ecco perché la legge consente di posticipare l’emissione del documento fiscale nel momento in cui materialmente si riceve il pagamento.

Nello stesso tempo, è nell’uso commerciale quello di richiedere il pagamento rappresentando al cliente quello che sarà il contenuto della successiva fattura. Lo si fa in un documento che non è esso stesso una fattura ma un semplice preavviso, ma della fattura ha la stessa impostazione (a volte anche la grafica). È questo l’avviso di parcella o anche detto fattura pro forma.

L’emissione dell’avviso di parcella (o avviso di fattura o fattura pro forma) non è specificamente prevista da alcuna legge, tuttavia, secondo la prassi, il professionista emette l’avviso di parcella al fine di richiedere al cliente il pagamento di una prestazione effettuata, evitando, altresì, che l’obbligo di versamento dell’Iva sorga prima del pagamento del corrispettivo da parte del cliente (circostanza che si verificherebbe in caso di emissione della fattura).


https://www.laleggepertutti.it/200926_fattura-pro-forma-che-valore-ha


Christel Zipfel
 
Mayumi Sasao
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IVA per cassa May 12, 2023

ciao Zea

se fatturi in regime forfettario, penso che non è importante far coincidere o non la data di fatturazione e quella di incasso.

Attualmente fatturo in regime ordinario e come impresa, ma quando fatturavo come professionista, chiedevo al commercialista di calcolare la somma delle iva effettivamente incassate (IVA per cassa, contro IVA per competenza) per evitare di versare o anticipare allo stato le iva non incassate, senza emettere preavvisi di fattura.
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ciao Zea

se fatturi in regime forfettario, penso che non è importante far coincidere o non la data di fatturazione e quella di incasso.

Attualmente fatturo in regime ordinario e come impresa, ma quando fatturavo come professionista, chiedevo al commercialista di calcolare la somma delle iva effettivamente incassate (IVA per cassa, contro IVA per competenza) per evitare di versare o anticipare allo stato le iva non incassate, senza emettere preavvisi di fattura.

Inviare subito la fattura e pagare l'imposta (IVA) solo effettivamente incassata semplifica i rapporti con il cliente e complica il lavoro del commercialista e il mio: devo non dimenticare di inviare una lista di fatture incassate ad ogni trimestro di chiusura dato che devo pagare le IVA.

Ma non vedo tutta questa complicazione nel tuo caso in cui non è necessario versare le iva. Non è meglio emettere fatture subito?

[Edited at 2023-05-12 14:32 GMT]

[Edited at 2023-05-13 15:51 GMT]
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Natalia Amatulli
Natalia Amatulli
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Riferimenti normativi? May 25, 2023

Grazie a tutti per le risposte.

In effetti il mio commercialista insiste sul "principio di cassa" e ribadisce che non posso emettere una fattura elettronica oggi e incassarla a 20, 30, 60 giorni.

Può essere che incida il fatto di essere iscritta alla cassa Artigiani e Commercianti, visto che più agenzia ora mi fanno presente che tutti gli altri loro fornitori/traduttori emettono tranquillamente fattura elettronica, senza preoccuparsi di quando sarà incassata?
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Grazie a tutti per le risposte.

In effetti il mio commercialista insiste sul "principio di cassa" e ribadisce che non posso emettere una fattura elettronica oggi e incassarla a 20, 30, 60 giorni.

Può essere che incida il fatto di essere iscritta alla cassa Artigiani e Commercianti, visto che più agenzia ora mi fanno presente che tutti gli altri loro fornitori/traduttori emettono tranquillamente fattura elettronica, senza preoccuparsi di quando sarà incassata?

Qualcuno sa indicarmi un rimando o riferimento normativo su cui confrontarmi con il mio commercialista? In rete non riesco a trovare informazioni ufficiali, o esaustive, sulle tempistiche di emissione delle fatture elettroniche. Grazie ancora.
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Zea_Mays
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Cosa scrive l'AdE (bell'acronimo...) May 26, 2023

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/schede/comunicazioni/fatture-e-corrispettivi/faq-fe/risposte-alle-domande-piu-frequenti-categoria/emissione-delle-fatture-elettroniche

Nell’ambito della fattura elettronica è possibile l’uso della fattura differita?

L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica non ha modificato le disposizioni di cui all’articolo 21, comma 4, del d.P.R. n. 633/72 e quindi è possibile l’emissione di una fattura elettronica "differita". Secondo la norma si può emettere una fattura entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione di cessione di beni o prestazioni di servizi. A titolo d’esempio, quindi, per operazioni di cessione di beni effettuate il 20 gennaio 2019, l’operatore IVA residente o stabilito potrà emettere una fattura elettronica "differita" il 10 febbraio 2019 avendo cura di:

emettere al momento della cessione (20 gennaio), un DDT o altro documento equipollente (con le caratteristiche stabilite dal d.P.R. n. 472/96) che accompagni la merce;
demettere una fattura utilizzando il tipo documento TD24 e datare la fattura elettronica con la data del 20 gennaio 2019, corrispondente alla data dell’ultima operazione effettuata nel mese di riferimento;
far concorrere l’IVA alla liquidazione del mese di gennaio.

Si precisa che, secondo le indicazioni contenute nella circolare n. 14/E del 2019, è "possibile indicare una sola data, ossia, per le fatture elettroniche via SdI, quella dell'ultima operazione", tale modalità di compilazione rappresenta solo una "possibilità" e non un obbligo e, dunque, è comunque possibile indicare convenzionalmente nel documento anche la data di fine mese.
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Ai sensi dell’art. 21, comma 4, lett. a), del D.P.R. 633/72, è possibile ricorrere alla c.d. fattura differita anche per “le prestazioni di servizi individuabili attraverso idonea documentazione”. Si chiede se i documenti quali la c.d. “fattura proforma” (o “avviso di parcella”), riportanti la descrizione delle prestazioni fornite, sono idonei a supportare il differimento dell’emissione della fattura al giorno 15 del mese successivo a quello dell’incasso del corrispettivo.
Come previsto dall’articolo 21, comma 4, lett. a), del D.P.R. 633/72, è possibile emettere fatture differite per le prestazioni di servizi: un documento come la c.d. “fattura proforma”, contenente la descrizione dell’operazione, la data di effettuazione e gli identificativi delle parti contraenti, può certamente essere idoneo a supportare il differimento dell’emissione della fattura elettronica.



Guarda anche qui:
Invio fattura elettronica: quali sono i termini di emissione?
https://www.fattureincloud.it/guida-fatturazione-elettronica/invio-fattura-elettronica/



[Bearbeitet am 2023-05-26 13:58 GMT]


Natalia Amatulli
 
Zea_Mays
Zea_Mays  Identity Verified
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Fattura elettronica e principio di cassa May 26, 2023

https://debitoor.it/dizionario/criterio-di-cassa

Criterio di cassa con la fattura elettronica

La fattura elettronica non presenta un problema per il criterio di cassa, in quanto il pagamento è ciò che determina il momento in cui una fattura emessa viene considerata valida per le dichiarazioni e la liquidazione IVA.




[Bearbeitet am 2023-05-26 13:58 GMT]


Natalia Amatulli
 


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